Buone notizie dalla Regione Toscana: si rafforzano gli indirizzi della polizia provinciale per il contenimento degli ungulati. Un primo passo verso la soluzione di un problema che ha caratterizzato fortemente il lavoro agricolo della regione e soprattutto di una terra ricca di agricoltura come la Maremma.

La Regione Toscana  sta facendo di tutto per arginare il problema degli ungulati nel nostro territorio. Nei mesi scorsi, molti imprenditori agricoli hanno lamentato danni subiti a causa del passaggio degli animali selvatici quali cinghiali e caprioli, che distruggono le recinzioni e rovinano il raccolto, recando un forte danno economico a tutte le imprese agricole. Ringrazio l’assessore Saccardi per aver attuato rapidamente un piano per tenere sotto controllo il problema degli ungulati. Da adesso, infatti, si rafforzano e si rendono più efficaci le funzioni delle polizie provinciali. Nello specifico, gli indirizzi prevedono di intervenire con maggior controllo soprattutto in ambito agricolo e urbano, basandosi su criteri che tengono conto delle varie caratteristiche delle province toscane, utilizzando trappole di cattura. Infine, verrà favorito l’intervento in difesa degli allevamenti da parte dei proprietari o conduttori di fondi, purché siano muniti di licenza di caccia.

“Questo  è solo un primo passo verso la soluzione di un problema che va avanti da tanto tempo. La pandemia, i molti mesi passati chiusi in casa, hanno favorito la diffusione degli animali selvatici. La Toscana è una terra fortemente vocata all’agricoltura e con un importante patrimonio boschivo. Due caratteristiche che ci devono spronare a tenere sotto controllo l’andamento degli ungulati e preservare, così, la produzione dei nostri prodotti agroalimentari d’eccellenza.

 

Donatella Spadi