In Toscana stiamo continuando a lavorare per far fronte all’emergenza COVID 19 attraverso un’azione che si articola essenzialmente su tre T:

Tamponi, Tracciamento e Trattamento.

In questa fase così delicata dobbiamo puntare ancora di più al recupero del tracciamento. Va in questa direzione la decisione del presidente Giani e dell’assessore alla sanità Simone Bezzini di reclutare 1.000 operatori (contact tracer) per potenziare le tre centrali del tracciamento già presenti per accertare i movimenti e le interazioni dei positivi durante il periodo precedente al contagio. Un’azione importante poiché attraverso una mappatura e incrociando i contatti si può arrivare a identificare le fonti più comuni di un cluster di infezione, intervenendo con tracciamento mirato e tamponi.

Molto è già statofatto per colmare il gap del tracciamento sul passato. Nell’Ausl Toscana Sud, ad esempio, il tracciamento dei casi arretrati ammonta a circa 120 pazienti. La volontà è quello di azzerare il tracciamento regionale totale. In queste i rettori delle tre università toscane saranno coinvolti per estendere il reclutamento, con un bando, destinato agli studenti degli ultimi anni di Medicina, Professioni sanitarie, Psicologia, Farmacia, Biologia, Chimica e Fisica.

Donatella Spadi