A chi ci imputa di aver sprecato soldi della Regione Toscana per la sanità noi rispondiamo con i fatti. I problemi economici sono presenti in tutte le regioni italiane, dal Governo ci aspettiamo di più.

La Toscana ha messo in atto tutti gli strumenti possibili per il contrasto all’emergenza sanitari. Ricordo che la spesa ammonta a circa 500milioni di euro nel 2020 e 640milioni nel 2021, per un totale complessivo di oltre un miliardo di euro interamente dedicati al contrasto del Covid-19. Dire che le spese sostenute sono esagerate equivale a sminuire i danni inflitti dalla pandemia. Con queste risorse la Regione Toscana ha fatto un buon lavoro: abbiamo messo in piedi tre centrali di tracciamento, una nuova struttura sanitaria per alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie di Prato e Pistoia. Le spese sono state molte, ma dal Governo ci saremmo aspettati più sostegno. Il Partito democratico ha inviato una proposta di risoluzione in cui si invita la Giunta a continuare su questa strada, che per il momento sembra giusta, sollecitando l’esecutivo a intervenire con maggiori risorse finanziarie.

La Toscana si conferma tra le regioni più all’avanguardia in termini di sanità pubblica.  Una Regione che è in grado di garantire elevati standard in termini di welfare, un sistema sanitario in grado di fornire ogni tipo di servizio per la maggior parte pubblico. Lo Stato, dal 2010 al 2019, ha aumentato i finanziamenti in maniera esigua e la pandemia lo ha dimostrato, ma le risorse messe in campo dalla Toscana, al contrario, sono state adeguate. I dati di un sondaggio effettuati dal Partito democratico ci dicono che oltre 71 per cento dei cittadini toscani che hanno avuto rapporti con le strutture ospedaliere e con la sanità pubblica si sente soddisfatto della prestazione.

Siamo consapevoli che c’è ancora tanta strada da percorrere: a partire dall’abbattimento delle liste di attesa, continuare a migliorare le strutture ospedaliere, risolvere il problema della carenza del personale medico e infermieristico anche rendendo attrattivi gli ospedali periferici. Per questo abbiamo aperto gli Stati Generali della Salute, per dare voce al territorio e insieme continuare a migliorare la nostra sanità.

 

Donatella Spadi