Il Covid è un problema ancora attuale. Non riesco a capire chi dice il contrario. La nostra vita deve ripartire, è ovvio, ma deve farlo con le dovute attenzioni.

 

Consapevolezza e senso di responsabilità

La Toscana in questo senso, mi sembra che sia ripartita nel modo giusto. Rimangono ancora le “cinture di sicurezza” dei pronto soccorsi per evitare il diffondersi dell’epidemia, ma gli occhi di tutti devono restare aperti. Soprattutto è importante sottolineare e prendere consapevolezza che la responsabilità è una responsabilità individuale.

Orgogliosa del lavoro del personale sanitario

Come direttore di pronto soccorso ho dovuto lavorare in tutta la provincia e in tutta la regione per l’emergenza Covid19. Un’emergenza che ha visto tutti gli operatori sanitari impegnarsi in maniera importante. Da questo punto di vista sono orgogliosa di essere un medico che opera nel sistema sanitario regionale. La nostra sanità pubblica, la sua presenza capillare nel territorio ci ha permesso di prepararci in tempi estremamente rapidi a quella che era l’emergenza.

“Sono orgogliosa di essere un medico che opera nel sistema sanitario regionale”

 

L’importanza del lavoro di squadra durante la fase più dura dell’emergenza

Sicuramente saremo stati favoriti dal fatto che era già arrivata in altre regioni, sicuramente siamo stati favoriti dall’essere una provincia poco densamente popolata. È anche vero, però, che noi in tempi molto rapidi abbiamo montato le tende triage, abbiamo messo anche negli ospedali periferici, e non solo all’interno del Misericordia, abbiamo messo delle postazioni che tenevano i pazienti a rischio. Ci siamo preparati poi, all’interno del Misericordia, per rafforzare quelli che poi sarebbero stati i reparti di malattie infettive e terapia intensiva. Un lavoro di squadra che ha funzionato e che dimostra la professionalità e la preparazione del nostro personale sanitario.