Lo stanziamento di un milione di euro a favore dei comuni più disagiati è un ottimo segnale che permetterà loro di essere più concorrenziali nei confronti delle risorse del Pnrr. La delibera approvata dalla Giunta regionale, su richiesta della Commissione, permette lo stanziamento di un fondo straordinario pari a un milione di euro. Risorse che andranno a favore di tutti i comuni al di sotto dei 20mila abitanti e che rientrano nella graduatoria del ‘disagio’, consentendo loro di poter attuare progetti per l’accesso ai fondi stanziati dal Pnrr.

Sono soddisfatta perché il fondo straordinario permetterà a tutti i comuni delle aree interne, compresi nella graduatoria del ‘disagio’, di poter eseguire opere di valorizzazione e progetti tecnici in grado di intercettare i fondi derivanti dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Questo risultato è frutto del lavoro della commissione Aree interne che, per il 2022, si è impegnata affinché tutti i territori avessero la possibilità di essere tutelati finanziariamente. Queste risorse, si vanno ad aggiungere alle misure straordinarie già messe in campo dalla Regione a favore dei comuni con popolazione inferiore ai 20mila abitanti. Parliamo di una somma pari a 2,7 milioni di euro. L’emergenza sanitaria ha messo in crisi in modo particolare alcuni territori della Toscana, tanto da aumentare la richiesta di questi fondi da 2-3 comuni negli anni precedenti a 14 nel 2021, esaurendo tutta la somma stanziata. Con queste risorse, ci impegniamo a tutelare e valorizzare tutti i territori della Toscana.

Entro il 6 maggio il termine per inviare le domande. Per avere accesso alle risorse stanziate dalla Regione  basterà inviare una e-mail attraverso posta elettronica certificata al seguente indirizzo: regionetoscana@postacert.toscana.it entro e non oltre il 6 maggio. Per il secondo anno consecutivo la commissione Aree interne mette in campo risorse concrete per aiutare tutti i territori della Toscana. L’obiettivo della Regione è sempre stato quello di rendere la Toscana una terra unica anche nella sussidiarietà, cercando di abbattere il divario tra le grandi città e i piccoli territori”.

 

Donatella Spadi