Il Partito democratico è sempre stato contro all’inceneritore di Scarlino, ma a differenza di quello che dice il consigliere Ulmi, noi preferiamo i fatti alle parole. Il Pd non ha bocciato la mozione della Lega perché favorevole alla riattivazione dell’inceneritore, ma perché la Regione Toscana non sta pensando di riattivarlo. Negli ultimi mesi abbiamo parlato molto del futuro dell’inceneritore della società Scarlino Spa adesso passata nelle mani del Gruppo Iren. L’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, insieme ai collaboratori, sta lavorando per cercare le soluzioni più adeguate per mettere in funzione l’impianto senza provocare danni ambientali. Il problema adesso non è più quello di capire se il progetto di una società che non esiste più sia adeguato o meno, ma cercare di capire quali potranno essere le soluzioni migliori per l’impianto di Scarlino e i cittadini dei comuni limitrofi.

Rispondiamo con i fatti, non con le parole

Non capisco le preoccupazioni della Lega sul possibile revamping dell’inceneritore. La Toscana è in attesa del piano regionale dei rifiuti che arriverà presto in aula e sul quale baseremo l’assetto di quella che è la provincia di Grosseto e quindi la zona di Scarlino. Il motivo dell’attesa da parte della Giunta regionale è dovuto anche al fatto che la Regione sta aspettando le risorse che potrà investire in base ai finanziamenti che arriveranno dal Pnrr. Il Partito democratico è sempre stato al fianco dei territori di Scarlino, Follonica e Gavorrano, condannando con fermezza la riattivazione dell’impianto. Adesso, però, non è il momento di trovare le parole ma di trovare la soluzione migliore per riqualificare l’inceneritore e mettere in sicurezza i posti di lavoro.

Donatella Spadi