La Toscana non abbassa mai la guardia nella lotta contro la criminalità organizzata e l’istituzione dell’Osservatorio regionale della legalità è una scelta forte che va in questa direzione.
L’Osservatorio, sarà un organo di riferimento per la Regione Toscana per lanciare un messaggio chiaro: in questo territorio non c’è spazio per la criminalità organizzata. Una forte collaborazione tra la Regione, le varie istituzioni presenti in tutto il territorio e le associazioni antimafia toscane, che costituiranno i membri che andranno a far parte dell’Osservatorio. Purtroppo, la criminalità organizzata è una piaga che negli anni si è diffusa in tutto il Paese e nel nostro territorio. Tra le tante operazioni portate a termine dalle forze dell’ordine è un caso emblematico la villa di Suvignano, nella provincia di Siena, appartenuta a Vincenzo Piazza, boss di cosa nostra
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Un’opportunità per tenere alto il livello di attenzione verso un tema ancora attuale. Il lavoro dell’Osservatorio regionale della legalità non sarà solo sul contrasto della criminalità organizzata, ma punterà a rafforzare una cultura della legalità attraverso eventi e iniziative per tenere vivo il ricordo di tutte quelle persone rimaste vittime della criminalità, oppure per contrastare l’usura, fortemente incrementata a causa dell’emergenza sanitaria. Associazioni come Libera Toscana, ‘le vittime di via dei Georgofili’, il Comitato toscano per le ecomafie, la Fondazione Caponnetto e la Fondazione Toscana prevenzione usura, sono realtà ben presenti e attive su tutto il territorio e negli anni hanno messo in campo diversi progetti per contrastare la criminalità organizzata.
Con la votazione unanime dell’Osservatorio regionale della legalità abbiamo dimostrato una grande unità e senso civico. La criminalità organizzata è un problema da contrastare e non deve avere colore politico.
Donatella Spadi