Ieri, durante il consiglio regionale, l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, ha presentato il piano rifiuti che la Regione Toscana attuerà nei prossimi anni. Parliamo di un progetto virtuoso che darà atto al primo di una lunga serie di capitoli per creare una regione sostenibile e circolare. Finalmente il tema dello smaltimento rifiuti non sarà più un problema ma un’opportunità di creare nuove tecnologie e ripulire il nostro ambiente. Gran parte di questo programma lo ricopriranno i fondi provenienti dal Pnrr (Piano nazionale per la ripresa e la resilienza), ovvero i fondi stanziati dall’Unione europea. Con il progetto presentato dall’assessore Monni, la Toscana fissa nuovi obiettivi: in primo luogo, quello di arrivare a una raccolta differenziata che si aggiri intorno all’80 per cento e un riciclo della materia intorno al 65 per cento entro il 2030. Anche lo smaltimento rifiuti giocherà un ruolo fondamentale nel progetto della Regione Toscana: abbandoneremo la filosofia delle discariche, ormai obsoleta e fortemente inquinante. Il percorso da seguire sarà quello di una riprogettazione impiantistica che preveda lo smaltimento adeguato sia dei rifiuti urbani, sia quelli speciali. Sfrutteremo i termovalorizzatori privilegiando il loro utilizzo con la riconversione tecnologica. Così facendo abbandoneremo la costruzione delle discariche e ridurremo in maniera considerevole quelle già esistenti. Il vero obiettivo sarà quello di creare una filiera completamente green, sfruttando nuove tecnologie andando oltre agli strumenti attuali. Intanto, inizieremo con un abbandono progressivo delle discariche.

Oggi, è inevitabile parlare di sostenibilità, anzi, è un dovere morale e civile di ognuno di noi contribuire a migliorare il nostro pianeta. Il Next generation Eu è una grande opportunità per creare una vera e propria svolta. Sostenibilità ed economia circolare saranno le basi sulle quali poggeranno i fondi economici. Dove non c’è sostenibilità non può esserci futuro.

Donatella Spadi