La Maremma e il comprensorio che gravita in questa area non ha un sistema logistico di trattamento e smistamento dei prodotti dell’agricoltura.

Considerando che in questo ambito la posizione dell’Italia è nettamente critica, sia in generale sia rispetto ad alcuni Paesi europei, il vuoto infrastrutturale della Maremma accentua una grande criticità.

Il sistema agroalimentare è uno dei più sensibili ai temi della logistica anche perché all’interno vi sono i prodotti freschi deperibili che comportano un’organizzazione molto complessa.

Recuperare questo gap può essere strategico per l’economia locale. L’iniziativa del Governo è, dunque, per Maremma e Amiata straordinariamente importante, un’opportunità su cui lavorare attraendo imprese specializzate.

Il decreto per lo sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all’ingrosso operanti nei settori agroalimentare, ittico, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, recentemente attivato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, prevede di destinare 150 milioni di euro nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo” ha come obiettivi:

– efficientare e migliorare la capacità commerciale e logistica dei mercati attraverso interventi volti a migliorare la capacità di immagazzinaggio, stoccaggio e trasformazione delle materie prime, preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive;

– ridurre gli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica o comunque in grado di ridurre l’impatto ambientale delle attività di commercio e di incrementare la sostenibilità dei prodotti commerciati;

– ridurre gli sprechi alimentari attraverso, ad esempio, il rafforzamento dei controlli merceologici e la distribuzione delle eccedenze alimentari;

– rifunzionalizzare, ampliare, ristrutturare e digitalizzare aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree mercatali;

– migliorare l’accessibilità ai servizi hub e rafforzare la sicurezza delle infrastrutture mercatali anche mediante l’utilizzo di tecnologie innovative e a zero emissioni.

I beneficiari degli investimenti sono soggetti, pubblici o privati, gestori di mercati agroalimentari all’ingrosso o altri soggetti aventi titolo alla realizzazione degli stessi interventi. Un avviso determinerà le modalità di presentazione delle domande.

Come Regione, in rapporto con il Ministero, le imprese e gli Enti Locali, saremo attentie stimoleremo la costruzione di una risposta positiva all’opportunità offerta dal Governo.

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