Questa mattina ero a Gavorrano, insieme al sindaco Andrea Biondi, per parlare di sanità e del distretto sanitario di Gavorrano. Nell’occasione ho avuto la fortuna di incontrare gli operatori sanitari del territorio, a partire da Lucia Gemignani, operation manager del distretto sanitario delle Colline Metallifere.

Andrea a Lucia mi hanno presentato le criticità in cui versa il distretto di Gavorrano dal punto di vista strutturale. Una situazione di degrado che ha assoluta necessita di finanziamenti per la riqualificazione e per ospitare gli utenti all’interno di spazi accoglienti. Nonostante questo, gli operatori sanitari svolgono ogni giorno uno straordinario lavoro, nonostante operino a numero ridotto a causa dell’emergenza Covid-19. Ogni infermiere è formato per diventare infermiere di comunità ovvero per poter svolgere un servizio di continuità assistenziale, offrendo cure e prestazioni senza far spostare i pazienti verso presidi ospedalieri più grandi.

Il mio grazie va a Silvia Capanni, Federica Minelli, Simone Longobucco e Mario Iuliano, volontari della Croce Rossa Italiana che ho conosciuto oggi. A ognuno di questi ragazzi va il mio ringraziamento non scontato. Ogni giorno, infatti sacrificano un pezzo della loro giornata per donarlo agli altri, a chi ne ha più bisogno, diventando, passo dopo passo, un punto di riferimento imprescindibile per il Comune. Grazie al loro operato, guidati dal presidente Luigi Zullo, la Croce Rossa di Gavorrano ha potuto acquistare una nuova ambulanza, del valore di 70mila euro, con la quale svolgere servizi di 118 e Blsd. Ogni giorno, la Croce Rossa, svolge servizi di emergenza mettendosi a disposizione di tutta la comunità, per non parlare del sociale. Durante questo terribile periodo i volontari si sono impegnati per fornire pacchi sociali a chi è rimasto in difficoltà economiche.

Grazie a loro oggi ho rivissuto il brivido dell’ambulanza con la quale ho condiviso oltre 20 anni della mia carriera da medico. ma soprattutto, ancora una volta, ho capito l’importanza e la fortuna di poter disporre nei nostri territori, professionisti sanitari e volontari, sempre pronti a dare una mano e mettere da parte il loro tempo per aiutare il prossimo.

Dobbiamo essere grati a queste persone e tutti dovrebbero impegnarsi affinché questo sistema sanitario continui a funzionare, magari incentivandolo e finanziandolo adeguatamente.

Donatella Spadi