L’aumento dei costi del carburante rischia di avere una forte ripercussione sul settore della pesca. Se non verranno presi provvedimenti il rischio sarà il blocco del lavoro. È questa la premessa con la quale oggi, venerdì 18 marzo, ho depositato una mozione per richiedere l’intervento della Regione per supportare il lavoro dei pescatori. Un atto che nasce anche dalla protesta di alcuni comuni, tra i quali Castiglione della Pescaia, relativa all’aumento del prezzo dei carburanti. A causa del forte incremento dei prezzi il settore ittico, dalla pesca al commercio, è in forte crisi, tanto che i sindacati hanno sollevato con forza il problema.

La Regione deve cercare di intervenire per far fronte ai problemi legati al mondo del lavoro. L’aumento dei prezzi del carburante ha messo in forte crisi il settore dei trasporti e del commercio in generale, compresi i pescatori toscani, costretti a percorrere lunghi viaggi in mare facendo fronte ai costi troppo onerosi del carburante. In Toscana operano circa 600 pescherecci di cui l’80% appartenenti al segmento della piccola pesca costiera e i porti che ospitano la flotta peschereccia più importante in termini di numero e di stazza dei moto pesca sono quelli di Viareggio e di Livorno, seguiti da Monte Argentario, Carrara e Portoferraio. Nella nostra Regione la pesca impiega migliaia di persone in tutte la filiera ittica. La conseguenza, se non prenderemo provvedimenti al più presto, sarà il blocco dell’intero settore con conseguenze gravi alla nostra economia.

La richiesta del Partito democratico è quella di richiedere un intervento della Regione nei confronti del Governo, affinché vengano adottate misure di contrasto alla crisi economica in corso. Il primo punto riguarda un provvedimento d’urgenza in grado di fornire un adeguato sostegno economico al settore della pesca. Successivamente, la Regione dovrà sollecitare il Governo per richiedere un’accelerazione nei processi di erogazione degli indennizzi dedicati all’emergenza sanitaria Covid-19. Sarà necessario anche collaborare con l’Unione europea per creare una rete di paesi che stanno registrando problemi all’interno del settore ittico, così da fornire delle risorse ad hoc in grado di allievare le difficoltà economiche create da questa situazione.

L’emergenza sanitaria e la guerra in Ucraina stanno mettendo in grave difficoltà economica il Paese. Di fronte a questi problemi le istituzioni devono intervenire per aiutare i cittadini, le famiglie e le imprese. Ora più che mai è il momento di farci sentire vicini ai cittadini.

 

Donatella Spadi