“Definire una strategia unitaria per rafforzare la centralità della programmazione e della governance pubblica delle Residenze sanitarie assistite della Toscana. Per farlo occorre partire da un’analisi dei bisogni di salute della popolazione anziana, dell’offerta assistenziale esistente e del fabbisogno dei posti letto per ogni territorio, condividendo i criteri con la Conferenza regionale dei Sindaci e con le articolazioni territoriali”. E’ quanto chiede il gruppo Pd tra cui la consigliera regionale, Donatella Spadi alla giunta regionale con la mozione n.725 approvata nei giorni scorsi dal consiglio regionale.

“E’ urgente che la Regione Toscana – spiega la consigliera Donatella Spadi anche membro della Commissione sanità – affronti e analizzi con attenzione i temi relativi all’invecchiamento della popolazione e all’aumentare delle malattie croniche. Questioni che oltre a porre problemi di programmazione pubblica, spingono i privati a sviluppare una loro iniziativa, anche in zone dove l’offerta sembrerebbe già satura. Il rischio è che si accresca in maniera sproporzionata l’offerta dei posti letto, anche andando talvolta oltre agli 80 posti consentiti. Si tratta di azioni che vanno ad indebolire e non a rafforzare il sistema”.

Rendere cogenti i criteri previsti dalla normativa per realizzare nuove RSA. “Per questo nella mozione – conclude Donatella Spadi – chiediamo che la giunta toscana si attivi, anche con appositi atti interpretativi, laddove necessario, per evitare possibili elusioni dei requisiti previsti per l’apertura di nuove strutture, a partire dalla capacità ricettiva massima di 80 posti letto. E’ fondamentale rendere cogenti i criteri previsti dal procedimento valutativo e autorizzativo da seguire per la realizzazione di nuove RSA, come pure per l’ampliamento di strutture già esistenti, in un’ottica di omogeneizzazione e sostenibilità complessiva del sistema regionale delle RSA”.

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