La carenza di personale è riconducibile al numero consistente di pensionamenti in corso e alla complessità e alla lunghezza delle modalità di accesso alla professione. Per questo con la nostra mozione chiediamo di agire concretamente in più direzioni. Da un lato è necessario che la Regione Toscana si attivi con il Governo e in sede di Conferenza delle Regioni affinché venga facilitato l’accesso all’esercizio della professione attraverso percorsi di formazione più rapidi e adeguati alle esigenze territoriali.

Dall’altro è necessario promuovere l’introduzione di meccanismi specifici che garantiscano un adeguato numero di medici di medicina generale nelle aree a più alta criticità. In questo senso si dovrebbe verificare anche la possibilità di introdurre forme di incentivazione, d’intesa con le Ausl e le rappresentanze sindacali, per la copertura degli ambulatori ubicati nelle aree disagiate.

I medici di medicina generale ed i pediatri di famiglia costituiscono una rete capillarizzata oltre che il primo contatto con il sistema sanitario, rappresentano un riferimento fondamentale per le scelte relative ai servizi sanitari, per l’educazione a stili di vita salutari e per l’adozione di comportamenti appropriati in situazioni di malattia. Il loro servizio per le comunità sarà fondamentale anche per sconfiggere la pandemia e per questo meritano un ringraziamento.

Proprio la crisi legata al COVID-19 ha fatto emergere la necessità di rafforzare ulteriormente la sanità territoriale e ha acuito le disparità tra i cittadini e tra i diversi territori. Per questo occorre individuare politiche e azioni pubbliche efficaci per garantire condizioni di partenza simili per tutti i cittadini, tenendo conto delle diverse caratteristiche dei luoghi in cui essi vivono e lavorano.

 

Donatella Spadi